Come orientarsi nella giungla dell’estetica professionale

Estetica professionale - Paolo Tramontano
Una breve intervista al dott. Paolo Tramontano che tocca argomenti importanti per il consumatore che si avvicina all’estetica professionale.

Una breve intervista al dott. Paolo Tramontano, Presidente e fondatore di Harmony Group (www.harmonyprogress.it/), realtà aziendale che opera con successo da oltre 35 anni  nella ricerca e nella produzione  del settore dell’Estetica Rigenerativa e dell’Estetica Professionale.

Tramontano è stato intervistato da  Roberto Papa,  Segretario Nazionale di Confestetica – Associazione Nazionale Estetisti (associazione italiana fondata nel 2007, che conta circa 21.000 estetiste iscritte e certificate e circa 25.000 centri estetici).

Estetica professionale: un tema attuale

Come orientarsi nella giungla dei prodotti estetici? Questo, sostanzialmente, il tema dell’intervista, che tocca argomenti importanti per il consumatore, come il marketing dei cosmetici, il rapporto qualità/prezzo, le caratteristiche per valutare la qualità di un prodotto. Domande sempre attuali, che l’estetista dovrebbe sempre porsi nel momento della scelta.

Di seguito il testo dell’intervista

“In base a che cosa si valuta un cosmetico? 

In relazione ai mercati di riferimento esiste una filosofia di formulazione. Esempio: il cosmetico commercializzato nelle alte profumerie, oltre ad avere un packaging estremamente curato ed essere fortemente pubblicizzato, deve “osare poco” e cioè essere gradevole al tatto ed all’olfatto e mantenere gli standard qualitativi.

Cosa intende per “osare poco”? 

Vede, un prodotto più è funzionale, più è ricco di principi attivi e più può creare delle reazioni cutanee. Si evidenzia così il vecchio concetto del cosmetico: “in primis non nuocere” ovvero qualcosa che anche se “non fa quasi niente”, l’importante è che non faccia male e crei problemi. Ed è questa la preoccupazione di chi si rivolge ad un vastissimo numero di consumatori che scelgono il loro prodotto soltanto attraverso la spinta del messaggio pubblicitario.

Quali sono e/o devono essere le caratteristiche dei prodotti utilizzati dall’estetista e/o dal medico estetico? 

Il cosmetico è un bene strumentale utilizzato prevalentemente in cabina le sue caratteristiche devono essere: competenza + tecnica + Prodotto = risultato. Ma attenzione, il prodotto non è una “bacchetta magica”, da solo non risolve niente. Esistono aziende del settore che hanno utilizzato delle politiche pubblicitarie tipiche della grande distribuzione, creando confusione nel mercato.

Ci vuole precisare questo concetto? 

Certo. Se io dico, attraverso il messaggio pubblicitario, alla signora Rossi che se va in un centro estetico dove trova il marchio “Bianchi”, troverà un servizio di alto livello, il mio messaggio, oltre a dequalificare l’operatore, “mistifica” la realtà perché la qualità del servizio non può essere espressa dal prodotto che è e resta uno strumento di lavoro le cui caratteristiche fondamentali sono il buon rapporto qualità/prezzo.

La qualità del servizio, invece, viene espressa dal professionista con la sua cultura, esperienza e specializzazione; pertanto il discorso della formazione professionale, per tutta la categoria, meriterebbe un approfondimento serio e dovrebbe costituire l’elemento di distinzione tra gli operatori.

Possiamo approfondire il concetto qualità/prezzo? 

L’operatore estetico dovrebbe scegliere i suoi strumenti di lavoro prestando attenzione ai seguenti punti: a) scegliere prodotti reclamizzati, poiché è evidente che “si vendono da soli”, anche sei relativi costi di pubblicità possono gravare sul prezzo finale.

Il problema è che molto spesso, le aziende del settore estetico professionale, dicono di fare pubblicità e per questo di avere un costo maggiore, ma in realtà il loro marchio non è conosciuto da nessuno, soprattutto dal cliente finale; b) acquistare, per quanto sia possibile, direttamente dal produttore”.

 

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