paolo tramontano

la mia storia

imprenditore e formatore in medicina estetica e rigenerativa

La vita è una sfida affascinante

La mia esistenza tumultuosa, l’inquietudine e la tempra da combattente che mi contraddistinguono da sempre, la ricerca di una strada sempre diversa da quella esplorata fino ad allora, il mutamento repentino di direzione, anche quando ero al culmine di un percorso, tutto questo ha per me un senso pregnante.

1942

Nato in tempo di guerra

Sono venuto al mondo nel ‘42, nel pieno del conflitto mondiale. Della mia prima infanzia non ricordo quasi nulla, se non il fatto che c’erano poco cibo e inverni freddissimi.

La guerra finì. Napoli milionaria rappresentò un attimo di euforia che deluse presto le aspettative di tutti perché, per dirla con il grande Edoardo, la “guerra” non era veramente fernuta e ‘a nuttata aveva ancora passa’.

1952

Cantante ai matrimoni

Mio padre, violinista, era un ottimo “impresario”. Quando contrattava per fare l’accompagnamento di un matrimonio dichiarava con tono professionale: «Porto con me due elementi». Chi avrebbe immaginato che i due elementi erano i suoi due figli? Io, di 10 anni, che cantavo, e mia sorella Lucia, tredicenne, al pianoforte.

1958

Un giovane ribelle

Come tanti fi gli “di mezzo” – terzo di sei fratelli – ero un ribelle nato. Quando a 16 anni io facevo l’autostop e mettevo da parte i soldi per prendere la metropolitana, papà capì che ero cresciuto e che, riguardo allo strumento che mi ero messo in testa di imparare, doveva accontentarmi. Così mi comprò il mio primo strumento musicale, un contrabbasso di acero bianco. Proprio a sedici anni, non ricordo se prima o dopo l’acquisto del contrabbasso, ebbi un brutto incidente. Nessuno morì, ma da quell’incidente vennero fuori due invalidi civili su cinque. Io ebbi 20 punti sulla guancia e 12 sul labbro.

1968

A un passo dal successo

A 20 anni, nel ’62, incisi il primo disco come cantante, con la casa discografi ca Zeus. In seguito sono passato alla Ri–Fi, un’etichetta importante: lì ho fatto un 45 giri e poi un 33, un LP, in cui cantavo due canzoni, con tutti i cantanti del ’66–’67. Ma a 26 anni la naia tagliò le gambe alla mia carriera d’artista.

1969

Da cantante a manager

Mi assunsero come manager all’Ariston Records, dalla quale mi dimisi poco dopo ma riuscii ugualmente a terminare il mio percorso universitario e a conseguire la laurea in Scienze Economico–marittime (equipollente a Economia e Commercio).

1970

Molte riflessioni che fanno crescere

Iniziai a lavorare nella vendita porta a porta dell’enciclopedia “I quindici”: vendevo un prodotto che nessuno voleva e dovevo reclutare persone per un lavoro che nessuno voleva fare: l’antitesi del marketing. Così lasciai il lavoro e mi fermai per un anno dato che potevo permettermelo. Il mio periodo “sabbatico” in realtà fu molto pieno: di riflessioni e di studio. Frequentai diversi corsi con organizzazioni, come la ORGA e la PA, che si occupavano di formazione del personale e mi misi a studiare seriamente

1972

Una frase che mi toccò molto

Dopo un anno circa, risposi a un altro annuncio sul giornale: alla C.E.A.V. (Istituto di Formazione Aziendale) cercavano un formatore/consulente nell’ambito commerciale.

Arrivai al colloquio alquanto compiaciuto di me stesso: 39 anni, bella presenza, ben vestito, con un curriculum corredato dei dati di vendita e di fatturato raggiunti con il lavoro precedente… come potevano non accogliere la mia richiesta?

«Beh, è vero che i risultati raggiunti sono davvero straordinari… » asserì con voce ferma la persona con cui facevo il colloquio «ma deve considerare che qui abbiamo ingegneri, economisti, psicologi… Quello che lei ha fatto si può tradurre positivamente solo in un settore simile al suo, ma non è un’esperienza reversibile». Fui assunto per il rotto della cuffia.

1975

Non solo ero bravo, ma ero il migliore

Facevamo corsi di vendita, di  comunicazione, di marketing operativo e strategico, che è l’area che mi appassiona di più. A un certo punto, per
mia iniziativa, senza che loro lo sapessero, iniziai a portare clienti importanti. Alla fine, da solo fruttavo il 50% del fatturato e quella persona, secondo cui la mia esperienza non era reversibile, dovette arrendersi all’evidenza: non solo ero bravo, ma ero il migliore.

Dopo circa un anno, ebbi modo di approdare alla P.A., una multinazionale specializzata nella ricerca, selezione, formazione e consulenza nell’area “Marketing e Sviluppo Risorse Umane”.

Da dirigente, dopo qualche tempo, diventai responsabile in Italia dei progetti di formazione. Questo era il vero tempio della cultura aziendale: si entrava nell’azienda, si coglievano gli squilibri, si fissavano i progetti e si applicavano dando poi evidenza dei risultati.

1980

Finalmente Direttore Generale

In quell’ambito mi venne affidata da un’impresa di Varese, l’Istituto Fiduciario Lombardo S.p.a – che operava vendendo servizi finanziari e titoli atipici – una ricerca sull’atteggiamento del risparmiatore nel Centro–Sud Italia.
Essendo persona del Sud, io conoscevo già la nostra cultura del risparmio: la ricerca confermò in pieno questo atteggiamento. Feci questo lavoro per conto della P.A. Poi, dopo un anno o più, mi chiamarono dall’Istituto Fiduciario Lombardo S.p.a dicendo che non riuscivano a decollare e proponendomi di lavorare per loro.

Poi cambiai, passando al gruppo Intervalori S.p.a., che operava nel settore industriale e immobiliare nei servizi di realizzazione di reti di vendita. Mi affidarono l’incarico di Direttore Generale mettendomi a disposizione una cifra enorme per quei tempi.

 

1985

Il rientro a Roma e la nascita di Harmony Progress

A 43 anni, prossimo a diventare padre per la prima volta, mi dimisi dal ruolo di direttore generale ritrovandomi a Roma con la necessità di trovare un altro lavoro. Pensai che, finalmente, avrei potuto cercare di costruire qualcosa di mio, dal momento che, fino ad allora, avevo fatto guadagnare bene le tante imprese per cui avevo lavorato.

La mia compagna aveva un centro di estetica e medicina estetica e si era fatta fare una linea di prodotti con il suo brand da un’azienda che produceva conto terzi. «Ma perché questo brand non provi a lanciarlo tu? Sei un manager…devi fare solo il tuo mestiere. Potremmo vendere i miei prodotti anche ad altri centri ampliando la distribuzione».

Investii le liquidazioni creando il mio primo laboratorio di prodotti estetici ad Aprilia con distribuzione prevalentemente nell’ambito dell’estetica professionale nacque così Harmony Progess, l’azienda che ho oggi.

1996

Inizia la grande partita della formazione

Mentre conducevo la mia attività di piccolo imprenditore fra alti e bassi, ebbi modo di proseguire un’esperienza molto importante per la mia vita lavorativa, che avevo svolto, insieme ad altre, anche nelle aziende per cui avevo lavorato ancora prima della P.A.: quella di formatore.

Dopo tanti anni che non eravamo più in contatto, mi chiamò il Presidente e Amministratore delegato della controllata “Avis noleggio a lungo termine” che nel frattempo era stata venduta alla General Electric per sapere se facevo ancora il consulente perché aveva pensato di propormi di farmi fare un check sull’organizzazione commerciale dell’azienda, il cui fatturato era di 250 miliardi di lire.

Accettai l’incarico di consulente esterno per i pochi giorni che doveva durare il check e fui pagato molto bene. Da piccolo imprenditore quei soldi mi facevano comodo. Dopo le interviste necessarie ad effettuare il controllo, nello stilare la relazione finale, lui si accorse che, pur non conoscendo le persone e quella realtà, avevo colto delle situazioni difficili da intuire.

Da lì nacque una forma di collaborazione e di consulenza che, iniziata con un corso sull’analisi di bilancio, approdò poi a un corso sulla comunicazione.

2001

Il primo peeling all’acido mandelico

Quando ho iniziato la mia attività in campo imprenditoriale, l’estetica professionale era molto bistrattata: le aziende consideravano questo mercato come qualcosa da sfruttare fino all’osso operando una manipolazione paurosa.

In Harmony siamo andati in controtendenza e abbiamo concentrato i nostri studi e investimenti sugli aspetti di innovazione del prodotto, grazie a un’attività di ricerca molto avanzata.

È proprio in questo anno nasce il primo peeling all’acido mandelico, pratica estetica diffusa in tutto il mondo e la cui efficacia è oggi pienamente riconosciuta anche in campo medico. 

L’Acido Mandelico appartiene alla famiglia degli alfa-idrossiacidi (AHA). Estratto dalle mandorle amare, riesce a stimolare il turnover cellulare, a favorire l’eliminazione delle cellule danneggiate e a rivitalizzare il derma. La sua azione esfoliante è più delicata rispetto agli altri alfa-idrossiacidi, rendendo molto rari gli effetti collaterali sulla pelle.

2013

Il brevetto per l'estratto vegetale di Oenanthe spp

Nel 2013, insieme ad altri partner, tra cui la Sapienza di Roma, ho brevettato un estratto vegetale di Oenanthe spp da impiegare in campo cosmetico e cosmeceutico. Questo estratto è capace di fornire un effetto tensore della cute e di ovviare alla formazione di rughe contrastando efficacemente e in breve tempo la ptosi cutanea di grado lieve e medio senza ricorrere ad interventi invasivi e senza effetti collaterali. Gli estratti sono anche efficaci nel contrastare l’invecchiamento cutaneo e ristabilire il corretto trofismo.

In Harmony, dopo questo brevetto sono succedute moltissime altre innovazioni, come quella del 2014 in cui abbiamo dato alla luce il primo peeling biorivitalizzante.

Questi sono i prodotti che si realizzano nella mia azienda. Poi, dal momento che i peeling sono transdermici, in un peeling di caustici la nostra innovazione è che abbiamo aggiunto degli “attivi”, vale a dire degli aminoacidi, dei polinucleotidi e dei peptidi.

I peeling costituiscono dei sistemi di veicolazione, penetrando rapidamente e veicolando le sostanze contenute nei cocktail che attraverso delle tecniche di massaggio raggiungono il derma papillare, dove avviene questa stimolazione e conseguente produzione di collagene dal punto di vista endogeno.

Le metodologie che ho descritto sono state ideate da noi. Adesso questi peeling sono in tutti il mondo, copiati da molti, ma siamo stati noi i primi.

 

2018

Scommettiamo su di noi allargando i confini

Non puntiamo a impadronirci del mercato dell’estetica: stiamo solo creando la nostra nicchia. Ma i nostri prodotti, dal punto di vista funzionale, non hanno competitor.

In particolare, dal 2018, abbiamo iniziato lo sviluppo a livello internazionale, organizzando la vendita e la distribuzione. L’azienda ha fatto il suo primo congresso internazionale a Montecarlo, affacciandosi ai nuovi mercati.

Approcciare l’estero è risultato più facile perché abbiamo sempre lavorato con clienti conto terzi che riuscivano ad affermarsi lì in virtù della qualità delle nostre produzioni.

Abbiamo capito che potevamo cominciare a muoverci a livello internazionale quando abbiamo visto che linee completamente assenti in Italia all’estero andavano benissimo. E prodotti non eccellenti dal punto di vista delle formule, soltanto per il fatto di essere molto caratterizzati già a partire dal naming, e soprattutto perché italiani, riuscivano a fare grandi numeri. Questo ci ha dato la spinta per iniziare la commercializzazione fuori dal nostro Paese. Quanto alla nostra filosofia legata all’estetica rigenerativa, mentre all’estero l’estetista applica anche i prodotti assolutamente funzionali, qui in Italia il loro utilizzo è riservato esclusivamente dal medico estetico. All’estero, quindi, è molto più facile dimostrare l’efficacia dei nostri risultati.

 

2021

Sostenere tutto quello che si collega a uno stile di vita sano e armonioso

È noto che la musica classica ha in sé molte potenzialità curative e terapeutiche, dal momento che l’ascolto di buona musica riduce lo stress ossidativo, abbassando il livello di cortisolo, per cui è un antiaging oltre a essere arte, quindi una delle espressioni più alte della cultura.

Ecco perché ho pensato alla musica, una delle passioni della mia vita, che condivido con la mia attuale compagna, Cinzia Colabucci, una pianista classica di grande talento e una donna che vuole divulgare la cultura musicale, aiutando i giovani musicisti a inserirsi. Così nel 2014 abbiamo creato insieme “International Harmony Musical Academy”, un’associazione di cui Cinzia è Presidente, e che ha organizzato tantissimi eventi, anche con musicisti di fama, instaurando molte partnership significative.

Tra i fini dell’Associazione, i principali sono: ampliare la conoscenza della cultura musicale, letteraria ed artistica, attraverso contatti, con persone ed enti pubblici e privati; sviluppare gli orizzonti didattici di educatori, insegnanti ed operatori del settore affinché l’amore per la cultura musicale sia trasmesso come valore sociale; infine, ma non per ultimo, offrire prospettive di inserimento professionali, in un momento in cui, nel nostro Paese, gli operatori del settore trovano sempre più difficoltà a trovare sbocchi professionali e a emergere.

2021

Unire gli operatori e le operatrici del settore estetico

“Esteticamente” è un’Associazione di Promozione Sociale senza scopo di lucro fondata nel 2021 e nella quale rivesto la carica di Presidente. Ritengo molto importante l’attività nel sociale: per questo ho pensato di costituire un’associazione che potesse raggruppare gli operatori e le operatrici del settore estetico al fine di interpretarne le esigenze, valorizzarne l’immagine e far comprendere la grande importanza del loro ruolo nella società. L’Estetica non è sub-cultura, ma è essa stessa una scienza multidisciplinare (che si giova degli apporti della biologia, della chimica cosmetica, della fisiopatologia etc., oltre a quelli di alcune scienze sociali, tra cui la psicologia, la sociologia, la comunicazione, il marketing e la vendita).

L’obiettivo principale dell’Associazione è la qualificazione a livello universitario dell’operatrice estetica. In virtù dei rapporti instaurati da anni con Studio T Farma – una delle aziende del nostro Gruppo, che è un ente di formazione convenzionato con Università italiane ed estere –, abbiamo già portato all’interno di due atenei, la Hermes University e l’Università Europea di Roma, il nostro progetto di corso universitario di alta formazione in “Scienze Estetiche e Manageriali”. Il percorso che abbiamo tracciato prevede la creazione di
una nuova figura professionale giuridicamente riconosciuta.
Ma questo è soltanto l’inizio!

2022

La mia vita da formatore

A distanza di anni dall’ultima esperienza, ho saputo che alla Sapienza cercavano un’azienda in cui far svolgere il tirocinio ai laureati che frequentavano un master di II livello in “Sostanze Organiche naturali”. Proposi il Gruppo e così arriviamo all’oggi: le esperienze nelle università si sono moltiplicate, i rapporti si sono consolidati e sono molto impegnato nella formazione, sia quella interna, in azienda, che in quella universitaria, nella quale sono docente in diversi master.

2023

Premio Eccellenze Italiane 2022

Nel 2022 ho ricevuto il premio durante la sesta edizione del Galà delle Eccellenze Italiane “Storie dell’Italia che vale”che mi è stato consegnato dall’imprenditore Alfredo C. Cestari, Presidente dell’omonimo Gruppo e della Camera di Commercio ItaAfrica Centrale nonché ambasciatore del progetto.